In questi giorni mi è capitato di leggere un bellissimo articolo sulla rivista AFRICA che parla di un' affascinante località dove tutto è blu zaffiro, il cui nome quasi impronunciabile è : CHEFCHAOUEN(wikipedia), che significa "guarda le vette" nel dialetto locale.
Si trova nella regione di Tangeri-Tètouan, praticamente ai piedi del Rif, in posizione strategica a circa 600 mt. di altitudine. Fu fondata nel 1471 da Moulay Ali Ben Moussa Ben Rached El Alami, un dignitario religioso e condottiero militare lontano discendente del Profeta Maometto.
La città divenne sin da subito "sacra" e meta di pellegrinaggi per devoti musulmani e
quindi proibita agli "infedeli" cristiani. I primi ad abitarla furono i locali "berberi" ma poi nel tempo arrivarono gli europei, in particolare gli ebrei spagnoli costretti ad emigrare alla fine del XV secolo. Gli andalusi, abili architetti e muratori, costruirono la medina con il suo meraviglioso dedalo di viuzze ed abitazioni dalle linee morbide.
L' origine del colore blu deriva dall'usanza di colorare gli edifici con una polverina blue naturale ricavata dalle montagne locali. Le ragioni sono ancora oggetto di dibattito tra gli storici : scelta religiosa e identitaria per affermare la "sacralità" del luogo ; oppure il ritrovamento del "mare perduto" da parte degli ebrei e musulmani scappati dall' Inquisizione ; oppure ancora solamente per una questione pratica visto che pare la pittura sia un repellente contro mosche, moscerini ed altri fastidiosi insetti.
Oggi la cittadina di Chefchaouen con le sue mille sfumature di blu, dal celeste
all'indaco, dal turchese al cobalto e lo zaffiro che domina su porte e finestre è diventata un importante meta turistica.
Per questa ragione ho pensato di segnalarvela , anche se io non la conosco direttamente perché l' ultima volta che sono stato in Marocco, nell'ormai lontano aprile del 2008, non sono riuscito ad inserirla nel mio itinerario.
Inserita nel 2010 dall' Unesco come Patrimonio Mondiale dell' Umanità, è diventate sicuramente una delle mete più affascinanti per fotografi in cerca di scatti suggestivi (uno a caso passato di qui ? Un certo Steve Mccurry, lo conoscete ?).
Esiste però un' altra ragione per la quale molti "viaggiatori" visitano la "citta' di zaffiro" : l' HASHISH, coltivato in grande quantità intorno alla mitica città blu.
Trovandosi nel cuore del Rif, i contadini berberi da secoli coltivano vaste piantagioni di marijuana, favoriti da un clima molto favorevole. Si stima un traffico di 8,5 miliardi l'anno (circa il 10% dell'economia nazionale !!!) , circa il 30% dell' erba in circolazione sul pianeta ed oltre l' 80% della cannabis fumata in Europa.
Ovviamente, stime difficili da controllare e non certo "amate" dalle autorità marocchine anche perché la legge punisce chi consuma o commercia hashish. La legge islamica inoltre considera "haram" (peccato) fumarsi una canna.
Comunque , hashish a parte, credo che la CITTA' DI ZAFFIRO, CHEFCHAOUEN valga veramente la pena di essere visitata ed essere inserita nei vostri prossimi itinerari marocchini.
Buon Viaggio
Marco
Scheda paese : MAROCCO_wikipedia
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