L' India e' un paese talmente affascinante e vasto che merita sicuramente molteplici viaggi. Io ho avuto la possibilità di visitarlo solamente in un paio di occasioni, nel 2008 andando in Ladakh (una area molto particolare e sicuramente estranea all' immaginario tipico dell' India) e poi nel 2010 facendo il "classico" giro dell' India Centrale (da Delhi ad Amristar (Tempio D' Oro molto caro ai Sikh ) proseguendo poi per Agra (Taj Mahal) fino ad arrivare alla meravigliosa Varanasi).
In entrambe le occasioni ne sono tornato affascinato, rapito e mi riprometto di tornarci in futuro per continuare la mia "esplorazione" di questo immenso paese.
Come tutti sappiamo pero', l' India e' un paese pieno di contraddizioni che unisce progresso e modernità ad antichissime tradizioni ed usanze che spesso colpiscono molto profondamente noi occidentali.
Descrive il rapporto di sudditanza, quasi di schiavitù, al quale le donne yanadi (antica tribù dello stato indiano dell' Andra Pradesh) devono sottostare ancora oggi nel 2015.
Cito qui sotto solo l' incipit dell' articolo, per invitarvi poi ad andare a leggerlo per intero. Sono sicuro che molti di voi vivranno la mia stessa sensazione di viaggiatore "frustrato", combattuto tra l' estrema bellezza ed esaltazione dei momenti che il viaggio ci regala, e l' altrettanto estrema difficoltà di comprendere fino in fondo la realtà e le condizioni delle persone che poi in questi paesi ci vivono. Realtà che spesso non traspare cosi' evidente ai nostri occhi.
"Il giorno in cui Panchallamma Velugu decise di spezzare le sue catene di schiava sapeva di compiere a 16 anni un gesto inconcepibile per la sua gente aborigena dell'India remota, nello stato dell'Andra Pradesh. Nonna, madre, nonché l'intera tribù di sorelle, zie, cugine, cognate, sono tutte venute al mondo dentro l'invisibile prigione ereditata alla nascita, e nessuna di loro si era mai ribellata...."
Il resto dell' articolo lo trovate qui :
Buona lettura
Marco
Incredibile ....
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