Casualmente in questi giorni mi e' capitato di leggere un articolo che esaltava il fantastico lavoro di una biologa italiana, che oramai da più di 3 anni si e' trasferita in RUANDA, a Karisoke quale responsabile dei progetti sui gorilla presso il Dian Fossey Gorilla Fund International.
E' la dottoressa Veronica Vecellio, romana, che in qualche modo ha raccolto l'eredità di Dian Fossey e dei suoi "GORILLA NELLA NEBBIA".
La cosa da italiano mi ha molto inorgoglito, e la storia raccontata nell'articolo ha fatto il resto, ispirando questo mio post anche perché pochi anni fa, nell'estate del 2012, sono stato ad un passo dal realizzare un sogno: un VIAGGIO in Uganda-Ruanda alla "ricerca" dei GORILLA DI MONTAGNA.
Purtroppo la cosa non si realizzò e fortunatamente non mi andò poi cosi' male, perché "ripiegai" sulla Tanzania che mi regalò comunque la magia della savana dei suoi magnifici parchi (Ngorongoro & Serengeti).
Mi rendo conto pero' che mi sono perso molto, moltissimo e che l'osservazione dei gorilla da vicino è un'esperienza unica. Le testimonianze di amici ed amiche che sono state in Ruanda-Uganda mi hanno definito quell'incontro come "INDESCRIVIBILE, ED UNA DELLE COSE PIU' EMOZIONANTI IN ASSOLUTO CHE SI POSSANO VIVERE NELLA VITA".
Non posso che crederci, e da allora non ho più smesso di pensare e sperare che anche io prima o poi vivrò la stessa esperienza, realizzando finalmente il viaggio sfiorato solo 3 anni fa.
Quanti verrebbero con me ?
Comunque, nell'attesa di vederli dal vivo, mi sembrava interessante condividere con voi AMICI-VIAGGIATORI un altro articolo, apparso sul Corriere della Sera a firma di Fabrizio Guglielmini che cita la dottoressa Veronica Vecellio, ma da allo stesso tempo anche alcune indicazioni pratiche interessanti circa l'organizzazione del "TREKKING PIU' EMOZIONANTE DEL MONDO".
Mi fa piacere introdurvi all'articolo con le parole dello studioso George Beals Shallers, oggi 82enne e primo a studiare i gorilla di montagna sul campo, che cosi' descrisse i primati:
"Chi incontra lo sguardo di un gorilla, intelligente e vulnerabile,non può restare indifferente perché la distanza fra noi e loro svanisce ; impariamo che quella creatura vive ancora dentro di noi"
e ricordiamoci inoltre, come cita l'articolo stesso, che i nostri amici gorilla di montagna condividono con noi il 98% del Dna.
Buona Lettura
Marco
Molto bello !!!
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