In questi giorni trovate al cinema un FILM che forse non viene pubblicizzato molto, ma che invece credo valga la pena segnalarvi perché "svela" un lato della società marocchina forse sempre risaputa, ma mai pubblicizzata e resa cosi' esplicita come in questo film : la PROSTITUZIONE !
Il film girato nella "sensuale" MARRAKECH dal regista Nabil_Ayouch (wikipedia) , uno dei più importanti del cinema d'autore marocchino, è da considerarsi sicuramente come un film scomodo, specialmente in patria.
Pensate che subito dopo la proiezione a Cannes, lo scorso maggio, la protagonista LOUBNA ABIDAR ed il regista stesso hanno ricevuto minacce e da allora girano sotto scorta.
La proiezione del film e' stata subito proibita in Marocco dal ministro della comunicazione e nessuno ha potuto vederlo in patria.
Per farvi capire il personaggio, ecco come risponde Loubna Abidar alla domanda "Come ha avuto il ruolo?"
«Mi sono travestita da puttana e sono arrivata nell’ufficio del regista. Il giorno dopo Nabil ha scoperto che ero una vera attrice e non ha accettato che fossi l’eroina del film. Mi ha però assunta come sua consulente. Abbiamo incontrato due-trecento prostitute. Alla fine sono riuscita a convincerlo e il ruolo è stato mio».
Il resto dell'intervista rilasciata dall'attrice principale a Laura Putti di Repubblica la trovate qui : "Nella-societa-araba-decidono-gli-uomini-le-donne-si-sveglino"
Il regista invece, in un'altra intervista alla domanda "Che cosa mostrano le prostitute da dare tanto fastidio?" risponde cosi' :
"Quello che fa paura è la loro indipendenza. Lì c'è tutta la loro forza e potere...."
Il resto dell'intervista rilasciata dal regista a Francesco Gallo dell'ANSA, la trovate qui: "Nabil-Ayouch-prostitute-guerriere-tabu-in-marocco"
Credo sia un film che non vada assolutamente perso anzi, che vada sostenuto proprio per incentivare i film d'autore, cercando cosi' di far capire all'industria cinematografica quanto sia importante produrre sempre più questo genere a discapito dei più famosi film di cassetta.
Buona Visione a tutti
Marco
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